COME SI RICONOSCE UN VAMPIRO

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orly+vale=love 4ever
view post Posted on 4/1/2006, 14:47 by: orly+vale=love 4ever




Come si riconosce un vampiro


Esaminiamo un piccolo problemetto: come si può distinguere un vampiro da un normale essere umano?
Qui le leggende ed i miti la fanno da padroni arrivando ad ipotizzare le cose più strane, misteriose e fantasiose.
Si passa dal bigottismo più ortodosso alla mera idiozia: per riconoscere un vampiro basta trapassargli il cuore con un paletto.
Se muore: era un vampiro...
La cosa perdonate ma ha dell'incredibile, dubito ci sia un qualunque medico sano di mente che prescriverebbe come cura ad un umano di trafiggersi giornalmente il cuore con un paletto per godere di buona salute!
Chiunque con un paletto nel cuore muore!
Vediamo quindi cosa, frugando fra leggende e miti siamo riusciti a scovare per "risolvere" questa ardua diatriba.






I Vampiri non si riflettono negli specchi


Dobbiamo tornare nuovamente ai fondamenti del bene e del male, e a come essi affliggono l'animo.
Si crede che il Vampiro non abbia un'anima poiché è un demone.
Per qualche strana ragione, che non è mai stata chiara, è lunga tradizione riportata, che un'anima possa riflettersi nello specchio.
Quindi il Vampiro che non ha anima, non si riflette.
Ho sempre trovato questo divertente, soprattutto rispetto alla concezione cattolica che gli animali non possiedano un'anima.
S'accorda con la vecchia tradizione della Chiesa Apostolica Romana, che Dio abbia concesso l'anima solo agli essere umani.
Si ritiene che gli animali non possiedano un'anima, proprio come si crede che non l'abbiano i vampiri.
I Vampiri non hanno l'anima poiché sono malvagi, gli animali non hanno un'anima poiché non sono umani.
Ciononostante gli animali si riflettono negli specchi... interessante, non è vero?




Segni particolari: Vampiro


Partendo dal presupposto che ogni particolarità inusuale nei tempi passati veniva vista come maleficio o atto del demonio vi erano anche aspetti fisici che marchiavano una persona come vampiro o strega.
In molte località anche italiane (Alto Adige) tutte le persone con i capelli rossi erano tacciate di stregoneria.
I segni del vampirismo potevano essere le voglie sulla pelle, malformazioni come il labbro leporino, per non parlare di denti particolarmente lunghi o aguzzi.
Erano però anche previste le casualità: coloro che nascevano il giorno di Natale potevano essere inviati del maligno e quale essere poteva incarnare meglio l'antitesi del bene che un vampiro? La sua vita notturna, la sua non-vita, la sua oscurità, il suo nutrirsi della vita.
Altrettanto suscettibili di accusa di vampirismo erano i settimi nati di una famiglia.





Cadavere ben conservato? E' un vampiro!


Da sempre il più certo indizio di vampirismo era la perfetta conservazione del cadavere.
Oggi sappiamo che molti tipi di terreno, o gradi di umidità e condizioni climatiche, possono favorire una preservazione del cadavere dalla decomposizione.
Ma ad esempio nell'isola greca di Santorini il terreno di natura vulcanica mantiene molto a lungo il cadavere in perfetto stato, infatti proprio in quest'isola vi sono moltissime leggende sui vampiri.
Resta inspiegabile, almeno fino ad un certo punto, il fatto che tali esseri poi si potessero aggirare durante la notte, si è detto per inciso "fino ad un certo punto", perchè i mendicanti potevano benissimo usufruire delle cappelle funerarie come dimore.
Se spinti dalla fame potevano perfino giungere a cibarsi dei defunti.
Questo faceva si che gli osservatori casuali vedessero persone sgattaiolare nei cimiteri e sucessivamente trovando cadaveri ben conservati giungere alla convinzione di aver veduto un vampiro.
La superstizione e l'immaginazione popolare quindi faceva il resto creando le leggende ed i miti.





Il vampiro si riconosce a naso

Secondo un'altra leggenda un modo per riconoscere un vampiro è quello di controllare se respira da entrambe le narici.
Un vampiro possiede soltanto una narice funzionante.
Questa leggenda ci viene da un racconto bulgaro:
In un villaggio si era trasferito un uomo, dopo il suo arrivo molte morti inspiegabili si erano verificate fra il bestiame.
Sottoposto alla prova della respirazione si provò che respirava soltanto da una narice.
Lo sventurato venne accusato di essere un vampiro.
Questo deve aver causato notevoli problemi a chi soffriva di raffreddori o sinusiti.




Nato con la camicia o con il "cappello"

In moltissime tradizioni popolari tutti coloro nati ancora avvolti nella membrana amniotica sono considerati molto fortunati: da qui il termine "nato con la camicia".
Questo però non vale proprio per tutte le culture, in alcune regioni dell'Europa vi è radicata la convinzione che se un nascituro si presenta con la membrana amniotica ancora avvolta attorno al capo, sicuramente da adulto, diventerà un vampiro.
Questi vampiri si muovono nel piano astrale durante la notte lasciano i loro corpi fisici per agire sotto forma di animali ed attaccare o lanciare malefici.
Questa categoria di vampiri è particolarmente difficile da distruggere infatti se non vengono "esorcizzati" perfettamente dopo morti possono nuovamente tornare.
Secondo altre dicerie invece i bimbi nati con il "cappello" diverranno proprio dei cacciatori di vampiri, sia sul piano astrale che nel piano fisico.




Per scoprire la tomba di un vampiro

Secondo le credenze i vampiri continuano ad abitare nei cimiteri, e spesso riposano proprio nelle loro tombe.
Per scoprire la tomba di un vampiro in un cimitero la tradizione popolare ci offre questa possibilità: prima di tutto bisogna avere una giovane vergine ed un cavallo di colore puro (il bianco è quello raccomandato).
Questo cavallo deve avere una particolarità: non deve mai aver inciampato o presentato esitazioni di sorta o o comunque di non essere di natura riottosa.
Quindi far montare il cavallo dalla vergine e portarla nel cimitero e far passeggiare il cavallo fra e sopra le tombe: se il cavallo scarterà dinnanzi ad una di esse questo sarà il segnale che quella è la tomba di un vampiro.




Per scoprire la tomba di un vampiro II

Vi è un altro modo per scoprire la tomba di un vampiro, sempre tramandato dalla tradizione popolare.
Questo metodo è un poco più pericoloso perchè si effettua di notte quando il vampiro è notoriamente attivo.
In un cimitero bisogna cercare delle luci blu che si alzano da una tomba.
Queste luci non sono altro che l'emanazione dell'anima di un vampiro.




Non-morti, lapidi e sepolture

Il termine non-morto significa deceduto, non più vivo, quantunque animato.
Così non-morto è stato dato per il modo d'essere del Vampiro, che ritenuto assolutamente morto, continua a essere animato.
La capacità d'esser vivi nonostante la morte è un dono di Satana.
Una specie di "vita" che non è vita e non è nemmeno "vita dopo la morte"... che significherebbe paradiso, così son detti non-morti, che probabilmente è un termine inventato, creato forse proprio da Bram Stoker.
La lapide e i metodi di sepolture, ancora, non solo dedicate al Vampiro, la pietra tombale nasce dalla necessità d'indicare il luogo della sepoltura, ma anche per porre qualcosa di molto pesante sul luogo dove avrebbe dovuto riposare, sotto terra, il capo del morto, al fine d'impedire al cadavere di levarsi dal sepolcro.

 
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